mercoledì 4 giugno 2014

Fabio Aru, l'impresa senza emozione

Fabio Aru, quasi 24 enne di San Gavino Monreale,  con i tratti somatici che trasudano la sua sarditudine, ciclista professionista, ha entusiasmato il popolo di amanti delle due ruote senza motore, ha galvanizzato i miei semi conterranei sardi, ha stupito gli amanti dello sport di resistenza, di fatica.. potrei continuare con almeno altre 6/7 categorie di figure a cui ha regalato sensazioni forti nel corso delle settimane "rosa", quelle del giro d'Italia: 3450 km in 21 tappe, per stabilire il vincitore.
In questi casi quando a contendersi il titolo o le prime posizioni è un italiano e a maggior ragione per me e per il popolo dei 4 mori è un sardo l'attenzione è ancor più grande, ma ahimè questa volta la febbre dell'impresa non mi ha travolto. Ho seguito per quel che ho potuto il giro, ma anche quando alla 15^ tappa a tre km dall'arrivo ha innestato la ridotta e se n'è andato in salita pedalando più forte di tutti senza dar modo a nessuno di reagire non mi sono scomposto, purtroppo. Nessun balzo, nessuna emozione, solo la presa di coscienza di un cambio al vertice e della possibilità nelle tappe successive di assicurarsi il podio vista la gamba eccezionalmente buona. In un passato recente, recentissimo, avrei speso metafore iperboliche, avrei costretto mia moglie a vedere e rivedere il momento cruciale della tappa, lo scatto decisivo, le braccia alzate, l'ebrezza della vittoria e invece, niente, Niente. Lo scotto patito delle tante delusioni successive alle imprese ciclistiche macchiate ha lasciato il segno e l'avermi sopito l'Emozione è il più grave degli illeciti che si possa addebitare agli atleti "pescati" con le mani nel "brodo di tartaruga".

Il mio post non intende porre nessun dubbio sulla prestazione di Fabio Aru, ma unicamente additare chi mi ha impedito di gioire con lui per il suo strepitoso Giro d'Italia

10 commenti:

  1. anche per me è lo stesso! troppi dubbi ... nell'aria e troppe parole mirabolanti da parte dei giornalisti

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    1. Io in verità non ho dubbi, semplicemente e tristemente mi limito ad osservare con distacco

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  2. Premesso che poco ho visto dell'ultimo Giro, mi domando se questi corridori abbiano dato davvero "spettacolo" sulle tante salite di quest'anno. Pure io non mi sono entusiasmato, ma non perché guardarsi con distacco questo fantastico sport, ma perché raramente ho visto azioni che mi "scaldassero" veramente il cuore.

    P.S. E' una mia idea, spesso non condivisa, ma dubito assai che il ciclismo sia/sia stato il solo sport poco "pulito" che tanti sostengono. Chi non crede nel ciclismo forse dovrebbe porsi delle domande anche su altre specialità rimaste al riparo dagli scandali per ben note ragioni!

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    1. Ormai nessuno crede che il solo ciclismo sia intossicato dal doping, si è solo voluto dir basta prima degli altri o con più forza! Ti posso chiedere di firmarti? Grazie!

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  3. La penso esattamente come te Fausto,guardo ne prendo atto e....aspetto un paio di anni a gioire...saluti Gian...

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  4. Ah,prima o poi,appena avrà un attimo di tempo,Silvia mi crea un profilo con foto...io sono negato...Sempre Gian...ci sentiamo domani sera per aggiornamento...ciao..

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    1. Gian non serve farsi un profilo basta firmarsi alla fine,commentare rimanendo anonimi non è corretto,soprattutto se magari si critica come è successo in passato! A stasera allora..

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  5. Caro Fausto, ci hanno tolto il sogno, l'entusiasmo, le emozioni, nel ciclismo ed in tante altre discipline. Rimane la speranza per un ritorno ai veri valori dello sport, allo spirito olimpico... e l'applauso, convinto e fragoroso, per il bravissimo Fabio Aru.

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    1. Andrea mi accontenteri anche solo di non avere delusioni ad ogni occasione!

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  6. Che tratti somatici avrebbe questo ciclista? sardi? ma quando mai? sembra tutto a parte che sardo, sembra israeliano o da qualche parte del medio oriente.

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